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PENSIONI - E' ORA DI SVEGLIARSI !!! have:
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B_NORM    
view post Posted on 15/6/2011, 22:41 by: Gladiator Maximusrispondi
l nuovo importo per l’anno 2011 e di 5.424,9 € - L’Inps ha comunicato con una circolare che il nuovo importo per l’assegno sociale 2011 è pari a 5.424,9 €. l’anno, rispetto allo scorso anno è aumentato di 417,3 €.
L’assegno sociale di assistenza per l’anno 2011, spetta alle persone che si trovano in condizioni economiche disagiate, nella fattispecie, ai cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari, con almeno 65 anni di età e che non arrivano ad avere un reddito totale annuo di 5.424,9 €:
Comments: 0 | Views: 878Last Post by: Gladiator Maximus (15/6/2011, 22:41)
 

B_NORM    
view post Posted on 16/5/2011, 17:37 by: Gladiator Maximusrispondi
Onorevoli in Aula per un solo giorno e con pensione da parlamentari per tutta la vita, il dirigente della Banca d’Italia in pensione a 44 anni con 18mila euro al mese e la bidella pensionata a 29 anni, mentre c’è chi riceve solo 0.78 centesimi. Viaggio negli scandali della previdenza italiana nel nuovo libro di Mario Giordano

C’è il pensionato Inps più ricco d’Italia: 90000 euro al mese. Ci sono i tre onorevoli che sono stati in Parlamento un solo giorno e prendono la pensione da parlamentari per tutta la vita. C’è l’ex presidente del Consiglio che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31000 euro al mese. C’è l’ex presidente della Repubblica che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro netti al mese come ex magistrato, pur avendo lavorato come magistrato solo 3 anni. Ci sono le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: mentre ai cittadini comuni vengono chiesti continui sacrifici sul fronte previdenziale, mentre l’Europa insiste per allungare la vita lavorativa e i giovani non sanno se potranno mai avere una vecchiaia serena, la casta dei pensionati d’oro mantiene i suoi privilegi, anzi, se ne riserva sempre di nuovi. Dal dirigente della Banca d’Italia che va a riposo a 44 anni con 18000 euro al mese, al burocrate che ancora nel 2009 va in pensione a 47 anni con 6000 euro netti (e l’incarico da assessore), dal commesso del Senato che prende 8000 euro al mese, alla bidella pensionata a 29 anni.
Sanguisughe

Si presenta così Sanguisughe, il nuovo libro di Mario Giordano in uscita il prossimo 5 aprile 2011 (Mondadori, 176 pagine, 18,5 euro). Un viaggio negli scandali, negli inganni e negli abusi della previdenza italiana che non comprende solo i grandi nomi della politica, dell’economia e dello spettacolo, ma parla anche di semplici e disonesti cittadini come ad esempio Francesca Z., collaboratrice scolastica in pensione dal 1983, all’età di 32 anni, e che ha già ricevuto dallo Stato 280 mila euro (261 mila euro più di quanto abbia versato in tutta la sua carriera). Tra i tanti nomi noti del libro del direttore di NewsMediaset, c’è quello di Carlo De Benedetti, Cesare Romiti, Adriano Celentano, Raffaella Carrà, Sophia Loren, ma anche quello della moglie di Umberto Bossi, Manuela, insegnante andata in pensione all’età di 39 anni.
Più che le superpensioni di onorevoli e dirigenti, forse quello che fa più riflettere è l’attacco del libro: la riproduzione di un estratto conto di una pensione minima da 402 euro che, tra tasse e trattenute, arriva a un totale di 78 centesimi. “Quando uno Stato si accanisce su una pensione minima di 402 euro (che è già una miseria) – scrive Giordano – e la riduce a 0.78 centesimi (che è appunto un insulto) mentre lascia inalterati i supervitalizi dei parlamentari, il loro insindacabile diritto al cumulo, o gli assegni regalati a qualche burocrate d’oro, ebbene, noi non possi...

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Comments: 0 | Views: 219Last Post by: Gladiator Maximus (16/5/2011, 17:37)
 

B_NORM    
view post Posted on 29/4/2011, 09:58 by: Gladiator Maximusrispondi
Bologna, 31 marzo 2011 - La nostra classe dirigente va in pensione senza lavorare. L'ultimo libro inchiesta di Mario Giordano ("Sanguisughe, le pensioni d'oro che ci prosciugano le tasche", Mondadori, 18 euro, in uscita martedì prossimo) fa venire la pelle d'oca: smaschera la schiera di coloro che hanno vissuto da privilegiati. In questo Paese bello e maledetto, sono un esercito di 495 mila unità. C' è anche l'attuale moglie del Senatur Bossi, al secolo Manuela Marrone. E' dal 1992, quando aveva la veneranda età di 39 anni, che percepisce i suoi 766,37 euro al mese.

- Gladiator Maximus -
LA PENSIONE BABY E' STATA DATA A CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE, LA LEGGE DI ALLORA PERMETTEVA DI ANDARE IN PENSIONE CON POCHI ANNI DI LAVORO E CON UNA ETA' SCANDALOSAMENTE GIOVANE (30 ANNI DI ETA'). LA LEGGE E' STATA FATTA PER VOTO DI SCAMBIO, INIQUA ED ASSURDA! ANCHE SE LE PENSIONI BABY NON HANNO UN VALORE MENSILE SUPERIORE AI 1000 EURO, ESSE INCIDONO PESANTEMENTE PER LA DURATA DEL PERIODO DI RETRIBUZIONE MENSILE: UNA MEDIA DI CIRCA 60 ANNI CADAUNA. IGNOBILE DISPARITA' DI TRATTAMENTO E PAZZESCA SPESA PENSIONISTICA!!!
Comments: 2 | Views: 281Last Post by: Gladiator Maximus (2/9/2012, 18:36)
 

B_NORM    
view post Posted on 2/1/2011, 12:25 by: Gladiator Maximusrispondi
Roma. Per i giovani non c’è solo il grande problema del lavoro - messo in evidenza nel messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano -, ma anche un forte rischio pensionistico. Il sistema previdenziale italiano è in sicurezza, ma sono altrettanto sicure le pensioni per le giovani generazioni?
Un rischio, in effetti, c’è. Non si tratta del «se» - gli assegni arriveranno di sicuro - ma del «quanto»: molti lavoratori potrebbero avere in futuro pensioni basse, ad un livello fra il 50 e il 60 per cento della retribuzione. La cosiddetta ricchezza pensionistica, spiega la Banca d’Italia in uno studio pubblicato nello scorso dicembre, «risulta inadeguata per settori significativi della popolazione italiana». Circa il 15 per cento dei lavoratori occupati - tre milioni e mezzo di persone, più o meno - «presenta tassi di sostituzione della pensione pubblica inferiori al 60 per cento», insieme con bassi tassi di risparmio.
«I numeri di Bankitalia traducono le preoccupazioni del Quirinale: se un giovane precario lavorasse per quarant’anni, percepirebbe meno della metà di un pensionato di oggi», attacca Antonio Di Pietro. In realtà, il rischio della pensione insufficiente è più elevato non solo per i giovani, ma anche per i lavoratori del Mezzogiorno, per i dipendenti del settore privato e per i lavoratori nella fasce inferiori di reddito. Inoltre, proprio chi dovrebbe risparmiare di più per integrare la bassa pensione pubblica con forme previdenziali private, non riesce a farlo perché percepisce un reddito insufficiente. In questi casi, rileva lo studio di Bankitalia, le politiche per incentivare il risparmio previdenziale «sono chiaramente inefficaci, ed è necessario prevedere interventi di natura assistenziale». I giovani hanno «scarsa la consapevolezza della propria situazione previdenziale». La partecipazione alla previdenza integrativa è ridotta proprio per le categorie che avranno più bisogno di integrare la pensione pubblica, in primo luogo i giovani.
Se è vero, come ha rimarcato il capo dello Stato, che il «problema dei problemi» per i giovani è il lavoro (il tasso di disoccupazione fra i 15 e i 24 anni è del 24,7%), anche la questione previdenziale è molto seria. Come trovare i rimedi? Con gli ultimi interventi, il governo ha puntato sulla previdenza integrativa, ad esempio con il conferimento del «Tfr» ai fondi pensione. Ma la vera soluzione è nella riforma fiscale. Meno tasse sul reddito dei lavoratori, che avranno così maggiori risorse da investire nel risparmio pensionistico; meno tasse e costo del lavoro più basso per le imprese, che potranno assumere di più. Su questo fronte stanno lavorando le commissioni insediate dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, con l’obiettivo di varare la riforma entro la legislatura.

--- Gladiator Maximus ---
E' EVIDENTE CHE ANCORA NON SI E' CAPITA LA VERA SITUAZIONE ITALIANA: AI GIOVANI NON INTERESSA IL FUTURO POICHE' PENSANO SOLO AL DIVERTIMENTO E VIVERE IL PRESENTE; LA RIDUZIONE...

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Comments: 0 | Views: 255Last Post by: Gladiator Maximus (2/1/2011, 12:25)
 

B_NORM    
view post Posted on 22/11/2010, 19:29 by: Gladiator Maximusrispondi
Per i pensionamenti d’anzianità, quelli anticipati rispetto alle scadenze di vecchiaia, il 2010 sta facendo segnare un vero e proprio boom: in soli dieci mesi, tra gennaio e ottobre, le uscite anticipate dal lavoro sono state 155.440, a fronte delle circa centomila liquidate nell’intero 2009. Un aumento del 54%. Si tratta, tuttavia, di un fenomeno che dall’anno venturo in poi sarà difficilmente replicabile. A partire dal gennaio prossimo entrano infatti in vigore le nuove regole per l’accesso alla pensione, con una sorta di doppio scalino: non solo sarà necessario raggiungere la cosiddetta «quota 96» - 61 anni d’età e 35 di contribuzione - ma, una volta raggiunti i requisiti, bisognerà attendere la prima finestra utile, almeno 12 MESI PER I DIPENDENTI E 18 mesi più tardi PER GLI AUTONOMI. In sostanza, questo significa che per andare a riposo sarà necessaria almeno un’età di 62-62 anni e mezzo.

Quali sono i motivi del boom delle anzianità? Secondo il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, il dato risente del forte calo delle pensioni d’anzianità che era stato registrato nel 2009. Quest’anno sono maturati i requisiti di uscita dal lavoro per gran parte dei lavoratori bloccati nel 2009, con l’aumento dello «scalino» da 58 a 59 anni. La gran parte dei pensionamenti anticipati riguarda il lavoro dipendente (97.559 contro i 56.963 del 2009), con un aumento del 71%. Incrementi molto più contenuti, e comunque inferiori alle previsioni, per artigiani, commercianti e coltivatori diretti.
A quanto confermano gli esperti della previdenza, il 2010 è un anno di assestamento, in attesa che il nuovo sistema pensionistico - affinato con un doppio intervento nelle ultime due manovre estive - vada a regime. Dall’anno prossimo, ci sarà l’effetto combinato del nuovo scalino e della «finestra mobile». E così, l’Istituto si aspetta per il 2011 un rientro dei pensionamenti ai livelli del 2009, ovvero intorno alle centomila unità.

I dati resi noti dall’Inps non preoccupano la Confindustria. «Il governo ha fatto una serie di iniziative sulle pensioni - ricorda Emma Marcegaglia - , e dunque il sistema è stabile e abbastanza in ordine». Di tutt’altro avviso le neo-segretaria della Cgil, Susanna Camusso, che definisce l’aumento dell’età pensionabile come «un danno al sistema, e non un vantaggio». Secondo la Camusso, il boom di richieste di pensionamento anticipato nel 2010 era «prevedibile: chi a maturato i diritti, cerca di ottenere il prima possibile la pensione». Da gennaio, in ogni caso, i requisiti per l’uscita dal lavoro saranno più stringenti. Le ricordiamo in sintesi.

Anzianità dipendenti.
Per andare in pensione con 35 anni di contributi è necessario aver compiuto i 61 anni. Per ritirarsi a 60, gli anni di contribuzione salgono a 36. Ma una volta raggiunti i requisiti, gli interessati dovranno attendere che si apra la prima «finestra» utile, DODICI mesi più tardi. Il pensionamento di fatto avviene dunque a 61 anni e mezzo, oppure a 62 ...

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Comments: 0 | Views: 57Last Post by: Gladiator Maximus (22/11/2010, 19:29)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/10/2010, 18:53 by: Gladiator Maximusrispondi
Forse non l'hanno reclamizzato a dovere o forse è passato inosservato, sta di fatto che il 21 settembre scorso 22 parlamentari dell'IDV votano per l'abolizione dell'assegno vitalizio dei deputati. Niente da fare, la pratica si sbriga in quasi 5 minuti, 498 deputati su 520 presenti dicono NO! Perchè rinunciare ad un vitalizio di 3108 euro (medio) mensili?

Con la riforma del governo Prodi il diritto al vitalizio matura solo al termine dei 5 anni (una legislatura) e scatta al compimento dei 65 anni di età. Il punto è che continuiamo a pagare le regole scellerate del passato quando bastava UN GIORNO in Parlamento per garantirsi l'assegno. Poi si è passati a 2 anni e mezzo (minimo e SENZA VINCOLI DI ETA') per avere la possibilità di riscattare l'indennità (Loro la chiamano così). Nel 2010 la Camera incasserà 11 milioni di euro di contributi riscattati e ne sborsera' 139 per vitallizi da erogare! Uno sbilancio assurdo che ancora una volta finisce nel dimenticatoio di tutti. Inutile farvi l'elenco delle persone che con pochi mesi di Parlamento ricevono pensioni da favola: dai 6000 agli 8000 lordi. Insomma, un costo abnorme per una politica fatta da gente che non sa cosa sia veramente lavorare!
Comments: 2 | Views: 76Last Post by: Gladiator Maximus (24/10/2010, 22:21)
 

B_NORM    
view post Posted on 9/10/2010, 22:32 by: Gladiator Maximusrispondi
Il presidente dell'INPS Antonio Mastrapasqua ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".

I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché L'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.

L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.

Non si può non notare come anche la politica taccia su questo scandalo, ma non ci si potrebbe attendere altrimenti, perché a determinare questo scandalo hanno contribuito tutti i partiti attualmente rappresentati in parlamento, nessuno escluso.

I precari, tenuti all'oscuro o troppo occupati a sopravvivere, difficilmente noteranno la dichiarazione di Mastropasqua al Corriere della Sera e i media sembrano proprio intenzionati a non rovinare loro la sorpresa. Proprio una bella sorpresa.
Comments: 0 | Views: 52Last Post by: Gladiator Maximus (9/10/2010, 22:32)
 

B_NORM    
view post Posted on 29/9/2010, 20:50 by: Gladiator Maximusrispondi
NAPOLI (22 settembre) - Trentasette persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato al fine di ottenere pensioni di invalidità per inesistenti handicap, sono state arrestate la scorsa notte dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli. Nel corso di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica partenopea, i carabinieri hanno scoperto l'esistenza di falsi invalidi che percepivano indebitamente le pensioni di invalidità.
Tra gli altri è stato arrestato anche un funzionario dell'Ufficio Invalidi Civili di una Municipalità di Napoli che dal 2007 realizzava falsi decreti di liquidazione di pensione. Fino ad oggi le indagini sui falsi invalidi hanno portato all'arresto di 121 persone.

Comments: 0 | Views: 53Last Post by: Gladiator Maximus (29/9/2010, 20:50)
 

B_POLL    
view post Posted on 8/9/2010, 19:00 by: Gladiator Maximusrispondi
E' GIUSTO AUMENTARE SOLO ALLE DONNE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LA SOGLIA DEI 65 ANNI?
Comments: 0 | Views: 47Last Post by: Gladiator Maximus (8/9/2010, 19:00)
 

B_NORM    
view post Posted on 8/9/2010, 10:41 by: Gladiator Maximusrispondi
Per quanto riguarda l'innalzamento a 65 anni dal 2012 dell'età pensionabile per le lavoratrici del pubblico impiego, previsto dallo stesso emendamento del relatore alla manovra, la relazione tecnica evidenzia che la misura interesserà 20-25mila donne e comporterà risparmi al 2020, compresi quelli derivanti della finestra mobile, per circa 1,4 miliardi.

Ricordatevi che ogni risparmio governativo significa SOLDI e TEMPO sottratto INGIUSTAMENTE a VOI. Quel denaro risparmiato servirà per pagare i rimborsi IVA alle aziende che hanno pagato anticipi negli anni precedenti, cassa integrazione, assistenza, e adeguamenti pensionistici.
Comments: 0 | Views: 32Last Post by: Gladiator Maximus (8/9/2010, 10:41)
 

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