LE 10 LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA, UNA SVOLTA STORICA ALL'INCOSCIENZA ED ALLA IRRESPONSABILITA' DEGLI ITALIANI

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Gladiator Maximus
view post Posted on 11/11/2010, 23:49




Premessa:

Il nostro sistema pensionistico va riformato in un’ottica più equa, solidale e condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini (pensionati, lavoratori, studenti over 18). E’ impensabile continuare così, con un’enorme debito pubblico e assurde spese sociali. Ognuno di noi deve farsi carico, con senso di responsabilità, del futuro di questa nostra società e delle generazioni a venire. L’unità di questo Stato dipende essenzialmente dalle nostre scelte che non possono essere inique a vantaggio esclusivo di una parte della popolazione. Nel passato sono state prese scellerate decisioni non in linea con i principi fondamentali della costituzione. Scelte dettate più per convenienza ed egoismo della situazione contingente di quel periodo, ad esclusivo vantaggio di una piccola parte della popolazione. Le pensioni non sono e non possono essere oggetto di sperequazioni tra cittadini. Il nostro programma si basa su linee guida ben definite e giuste per tutti. Esso verrà imposto, successivamente, con la forza dei nostri numeri, ai governanti che si faranno carico delle nostre idee per un’equa riforma delle pensioni. La nostra sarà una lunga battaglia, senz’altro una tempesta riformatrice che spazzerà via ogni legame con i privilegi del passato. Tutti i cittadini devono ritrovarsi in un senso comune di appartenenza, di onestà e collaborazione senza i quali la società in cui viviamo può dirigersi solo verso uno sfascio generale. Un punto di non ritorno. Noi non vogliamo questo, chi condivide questo programma desidera una società giusta, libera, rispettosa e solidale con tutti. Per questo, per il futuro dei nostri figli auspichiamo che ognuno di noi faccia la propria parte senza se e senza ma, per il bene comune.

Linee guida del nuovo sistema pensionistico italiano:

1) Le pensioni verranno erogate da un unico ente pensionistico che si occuperà di ottenere ulteriori rendite (interessi) attraverso il capitale accumulato, nel corso degli anni, dai versamenti effettuati da tutti i lavoratori (successivamente ridistribuito sulle singole posizioni individuali in modo proporzionale a quanto versato). Gli investimenti avranno un carattere di sicurezza al pari di un sistema bancario con la creazione di un ulteriore fondo di garanzia sostenuto dagli stessi utili prodotti.
2) Il nuovo ente pensionistico statale avrà il solo compito di gestire ed erogare le pensioni a tutti gli ex lavoratori che abbiano rispettato i requisiti qui di seguito elencati e sarà unicamente di carattere previdenziale.
3) Tutte le pensioni avranno un tetto limite di 2500 euro lordi sia sotto forma di pensione singola o cumulativa (per soggetto). Questa disposizione verrà da subito applicata agli attuali 2 milioni, circa, di pensionati che superano tale limite comprese tutte le ex cariche pubbliche istituzionali. Le risorse liberate da questo limite verranno ridistribuite a vantaggio di tutti, in modo proporzionale e comunque a favore delle pensioni minime sociali.
4) Ogni lavoratore contribuisce alla formazione della sua posizione individuale pensionistica tale da garantire il proprio sostentamento per 2/3 dell’aspettativa di vita, ossia: tra i 60 e i 90 anni. La quota di 1/3 (tra gli 80 e i 90 anni) verrà coperta dalle posizioni non utilizzate (decessi tra i 60 e gli 80 anni) ed accantonate con profitto in un fondo a parte più la quota individuale di interessi maturati per l’intera vita lavorativa, in base al punto 1.
5) Non ci deve essere un limite all’uscita dal mondo del lavoro a meno che non sia soddisfatta la regola dei 2/3 e che non si sia in grado di provvedere al proprio sostentamento prima dei 60 anni. La pensione, al raggiungimento dei requisiti, sarà immediatamente erogata senza alcuna dilazione temporale.
6) Oltre i 90 anni, la posizione individuale si tramuta in sociale (quota minima di sostentamento) e pagata dallo Stato con tassazione separata da tutti i cittadini attraverso un fondo appositamente costituito (vedi punto 10).
7) Chi possiede un’entrata economica lavorativa tale da consentire ulteriori posizioni assicurative extra a quella dovuta può farlo liberamente, a parte, senza incidere nel sistema pensionistico statale (unico ente di previdenza).
8) Chi truffa l’ente di previdenza erogatore delle pensioni a tutti gli ex lavoratori, non solo rende il non dovuto ma paga anche il doppio. In assenza di beni, si pone al servizio della comunità o in alternativa viene recluso ed avviato a lavori di utilità per le aziende.
9) La cassa integrazione, in tutte le sue varie forme, cessa di esistere e viene sostituita dall’indennità di disoccupazione gestita dallo Stato. Questa indennità viene erogata (con la creazione di un apposito fondo) attraverso una tassazione separata di tutti i cittadini. Il lavoratore disoccupato, licenziato, potrà ottenere fino ad un anno di indennità (80% della retribuzione) più un ulteriore anno (quest’ultimo però a titolo di prestito) al fine di agevolare una nuova occupazione. L’utilizzo dell’indennità, anche frazionata, può essere usufruito una sola volta nel corso di 10 anni della vita lavorativa. L’indennità non potrà concorrere alla contribuzione ed al relativo montante pensionistico individuale.
10) L’assistenza (pensione sociale) o l'invalidità viene infine erogata da un ulteriore fondo costituito a parte con il compito di provvedere a tutte quelle forme di indigenza, nel rispetto della costituzione, assicurando ad ogni cittadino il minimo di sussistenza. Anche in questo caso, i fondi necessari verranno creati da una tassazione separata di tutti i cittadini.

(La solidarietà è una cosa bella ma è estremamente costosa e se proprio la si vuole applicare, bisogna pagarla tutti!)

Come avrete senz’altro capito, le pensioni sono mantenute e si autosostengono prevalentemente dai lavoratori stessi mentre l’indennità di disoccupazione, l’assistenza (pensione minima sociale), l'invalidità: da tutti i cittadini attraverso una regolare tassazione separata.

Queste dieci linee guida non hanno la pretesa di entrare in un dettaglio più articolato del problema ma quantomeno rappresentano un cambiamento storico, una svolta all'attuale sistema pensionistico oramai incancrenito. Chi vuole contribuire a migliorare tutto questo, ben venga! Il nostro compito è quello di far passare questo programma alle istituzioni attraverso la forza dei nostri numeri! Cambiare significa ridurre gran parte del nostro debito pubblico a vantaggio di tutti e rendere giustizia agli attuali lavoratori ed alle future generazioni! Chi condivide questo programma sa che dovrà aspettare, con molta pazienza, il risultato finale. E’ solo una questione di numeri, per questo vi si chiede di non fare solo da spettatori ma di collaborare anche voi, con noi, a diffondere questo nostro sito ed a iscrivervi qui: http://pensioni.beepworld.it/apps/contactform?userid=4707623. Se in futuro, con i numeri alla mano, resteremo inascoltati, allora ci riuniremo in un movimento esteso su tutto il territorio nazionale! Siamo in almeno 25 milioni, siamo la maggioranza!

E’ ora di svegliarsi per il bene di tutti!

--- Gladiator Maximus ---




Edited by Gladiator Maximus - 7/1/2012, 14:58
 
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