LA EX PENSIONE SOCIALE - ORA ASSEGNO SOCIALE

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Gladiator Maximus
view post Posted on 8/9/2010, 12:05




In Italia, alla pensione sociale (o pensione minima) accedono le persone oltre i 65 anni di età prive di reddito, che non hanno versato contributi, o che hanno versato contributi per una pensione inferiore al minimo sociale. La pensione integrata al trattamento minimo (impropriamente pensione minima) è cosa differente dalla pensione sociale (oggi assegno sociale). Con un minimo di anni contributivi e il pagamento rateizzato di quelli mancanti, hanno accesso alla pensione minima anche le persone di età inferiore e rimaste prive di reddito (ad es. vedova non occupata).

Il reddito da pensione sociale (se non è cumulato ad altri redditi come affitti o salari) esenta le persone dalla presentazione del modulo 730 e dal pagamento dell'IRPEF e altre imposte.
La pensione sociale è considerata come un riferimento di reddito per le fasce sociali più deboli da proteggere. Al di sotto di tale reddito una famiglia o una persona si considerano nella soglia della povertà.
Perciò sono oggetto di dibattito politico ulteriori proposte per proteggere tali fasce della popolazione, oltre all'esenzione dalle imposte.

Le Associazioni dei Consumatori e altre parti sociali da anni propongono delle tariffe sociali a favore delle fasce di reddito più basse. Acqua, energia, gas, poste e telecomunicazioni, trasporti sono servizi essenziali universali di pubblica utilità, per i quali di principio è previsto il diritto ad un accesso universale, a prezzi accessibili e secondo standard minimi di qualità.

Standard minimi di qualità sono stati introdotti a tutela delle zone geografiche in cui è antieconomica l'erogazione di un servizio, per evitare l'adozione da parte degli operatori di soluzioni di qualità inferiore pur di ridurre investimenti in perdita.

Livelli di servizio minimi (e differenti) tutelano anche chi ritarda o è inadempiente ai pagamenti a causa di un reddito troppo basso. Infatti, gli operatori limitano o interrompono l'erogazione del servizio ai morosi, indipendentemente dal reddito del non-pagatore. Tuttavia, la legge impone per l'acqua o l'energia che l'operatore possa limitare l'erogazione riducendo pressione e portata dell'acqua, piuttosto che il chilowattora e il voltaggio elettrico, ma vieta l'azzeramento del servizio.

La disciplina è contenuta nelle leggi sul servizio universale o nei contratti di servizio firmati a livello locale fra amministrazioni statali e operatori pubblici o privati. Queste fonti però non introducono quelle agevolazioni tariffarie che dovrebbero garantire il diritto di accesso a tali servizi alle fasce di reddito più basse.

Per il gas metano, l'Autorità ha previsto che i Comuni possano destinare l'1% dell'importo del gas erogato, per istituire agevolazioni tariffarie per le famiglie economicamente disagiate. Ad oggi solo 50 Comuni su 8.000 hanno assunto decisioni in merito.

Per le fasce di reddito inferiori ai 7000 euro, l'Agcom ha deciso il dimezzamento del canone Telecom. La Toscana (legge regionale n°100 del 1998) ha creato tariffe fortemente scontate del 40% per i trasporto pubblico urbano ed extraurbano. La legge è stata poi seguita da altre regioni, ma non vale ancora a livello nazionale.

L'ASSEGNO SOCIALE



L` assegno sociale è una prestazione in termini di assistenza che viene erogata dall`Inps per i cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate, che di fatto, con l’art.3, comma 6, della l. 335/1995 con effetto dal 1° gennaio 1996, ha sostituito la pensione sociale e le relative maggiorazioni (circ. 208/1996).
L`assegno sociale è una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal pagamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in disagiate condizioni economiche.
L`assegno sociale è provvisorio e viene erogato sulla base del reddito presunto per l`anno in cui si richiede, ossia l`Inps liquida nell`anno successivo alla presentazione della domanda.
Inoltre, l`assegno sociale per il 2011:
• non è soggetto a trattenute Irpef
• non è reversibile ai familiari superstiti



Chi ha diritto a ricevere l`assegno sociale 2011 da parte dell`INPS e quali sono i requisiti?

Hanno diritto a ricevere l`assegno sociale tutti coloro che presentano i seguenti requisiti:
• cittadini che hanno compiuto il 65° anno di età
• cittadini che risiedono effettivamente ed abitualmente in Italia
• cittadini che non hanno una fonte di reddito, o redditi inferiori ai limiti stabiliti dalla legge (non superiori a 5.424,9 euro annuo)
• cittadini stranieri appartenenti alla Comunità Europea, che siano regolari titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno.
• dal 1° gennaio 2009, per avere diritto all`assegno sociale, occorre che il cittadino straniero abbia soggiornato legalmente ed in via continuativa in Italia per almeno 10 anni



Quali sono i requisiti reddituali per avere il riconoscimento dell`assegno sociale 2011 ex pensione sociale?

Alla formazione del reddito partecipano tutti i redditi al netto del fisco e dei versamenti dei contributi come gli stipendi, pensioni e rendite agrarie, tenendo conto anche dei redditi esenti da imposte o soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta, nonché degli assegni alimentari

NON partecipano alla formazione del reddito:

• la pensione pagata secondo il sistema contributivo a carico di enti previdenziali obbligatori pubblici o privati, per un importo pari ad 1/3 della pensione stessa e comunque non oltre 1/3 dell’assegno sociale
• le competenze arretrate soggette a tassazione separata
• i trattamenti di fine rapporto o TFR (buonuscita, indennità di anzianità, premio di fine servizio, liquidazione, ecc.), e le relative eventuali anticipazioni
• i trattamenti di famiglia comunque denominati
• il reddito della casa di abitazione
• assegno sociale
• le indennità di accompagnamento di ogni tipo
• gli assegni per l’assistenza personale continuativa erogati dall’Inail nei casi di invalidità permanente assoluta conseguente alle menomazioni
• gli assegni per l’assistenza personale continuativa erogati dall’Inps ai pensionati per inabilità
• l’indennità di comunicazione per i sordomuti
• l’assegno vitalizio pagato agli ex combattenti della guerra 1915 – 1918, i soprassoldi connessi alle Medaglie al Valor Militare, le pensioni o assegni connessi alle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia
• l’indennizzo previsto dalla legge 210/1992 in favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati

NON sono calcolati i redditi da fabbricati distrutti o inagibili per effetto di eventi sismici esclusi per legge dall’IRPEF fino alla loro definitiva ricostruzione o agibilità. I soggetti interessati devono presentare un certificato del Comune attestante la distruzione ovvero l’inagibilità dei fabbricati.



A chi bisogna presentare la domanda per il riconoscimento degli assegni sociali 2011?

La domanda per l`erogazione degli assegni sociali va presentata all`Inps, do servizi degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge che assistono gratuitamente i lavoratori, che presenteranno la domanda con raccomandata A/r.

Il modulo della domanda può essere scaricato dal sito: http://servizi.inps.it
.


Dopo quanto tempo viene erogato il primo assegno sociale?

L’assegno sociale viene stanziato dall`Inps a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, esclusivamente in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge



Quanto è l`assegno sociale 2011 che spetta ai cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate?

L`importo massimo dell`assegno è determinato dalla differenza tra il limite di reddito previsto annualmente e il reddito dichiarato.
In relazione all’entità del reddito personale e/o coniugale, l’assegno sociale può essere pagato in misura intera o ridotta.
L’importo mensile dell`assegno è dato dalla misura massima spettante, divisa per 13 mensilità.

Importante: l`importo dell`assegno sociale 2011 è stato ritoccato dall`Inps portando al nuovo importo di 5.424,9 € l’anno e 417,3 € al mese, di seguito le nuove tabelle 2011:

• Richiedente - 5.424,9 € annui - 417,3 € mese
• 1 familiare - 8.137,35 € annui - 625,95 € mese
• 2 familiari - 10.849,8 € annui - 834,6 € mese
• 3 familiari - 13.562,25 € annui - 1.043,25 € mese
• 4 familiari - 16.274,7 € annui - 1.251,9 € mese
• 2 o più minori di 14 anni - 10.849,8 € annui - 834,6 € mese
• 2 o più minori di 14 anni e un familiare - 13.562,25 € annuali - 1.043,25 € mese



Cosa succede per i cittadini che sono ricoverati presso istituti o comunità e sono titolari di assegni sociale?

Il cittadino sia ricoverato in istituti o comunità che prevedono il pagamento di una retta a carico dello Stato, l`assegno sociale viene ridotto fino ad un massimo del 50% (circ. 65/2003).
Nel caso in cui la retta invece sia parzialmente a carico del cittadino o dei suoi familiari, l’assegno sociale viene corrisposto:

• in misura intera, se l’importo della retta a carico dell’interessato o dei familiari risulta pari o superiore al 50% dell’assegno sociale
• in misura ridotta del 25%, se l’importo della retta a carico dell’interessato o dei familiari risulta inferiore al 50% dell’assegno sociale



Cosa succede per i cittadini che sono Invalidi (Minorati) civili e sono titolari di assegni sociali?

Agli invalidi civili che hanno compiuto 65 anni spetta un assegno sociale che va a sostituire dal 1° gennaio 1996, l’assegno erogato dal Ministero dell’Interno.
Per il riconoscimento dell`assegno sociale, l`Inps, terrà conto per gli invalidi civili
soltanto del reddito personale senza contare il reddito del coniuge (msg. 18883/1997).
Quindi verranno considerati solo i redditi assoggettati a IRPEF, con esclusione dei redditi esenti come pensioni di guerra, provvidenze economiche in favore di invalidi civili o comunque non computabili agli effetti dell’IRPEF come le rendite INAIL.
Nel caso in cui in un anno il cittadino/invalido civile superi il limite di reddito stabilito dalla legge, non verrà effettuata la Revoca della pensione, ma si effettuerà la momentanea Sospensione della pensione per l`anno in cui si è superato il limite di reddito.

Per i cittadini Pluri- minorati/pluri -invalidi la somma delle competenze spettanti per invalidità di guerra, di lavoro, di servizio, per cecità e sordomutismo, sarà possibile solo in presenza di minorazioni e malattie di tipo diverso e sempre che ricorrano tutti i requisiti prescritti per il diritto alle singole provvidenze (circ. 749/1984).

Importante: Per l`anno 2010, l`importo base dell`Assegno Sociale in trasformazione, spettante agli invalidi civili e ai sordomuti, è di 335,13 euro mensili.
Per avere diritto all`aumento fino all`importo mensile di 411,53 euro, ossia beneficiare in misura intera o ridotta degli aumenti di 76,40 euro mensili, previsti dalle leggi finanziarie del 1999 e 2001 (art. 67 legge n. 448/98 e art. 52 legge n. 488/99), viene preso a riferimento oltre al reddito personale dell`invalido anche quello del coniuge.


Edited by Gladiator Maximus - 16/6/2011, 00:07
 
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